I PRIMI. 35 RICETTE ISPIRATE ALLA CUCINA
NAPOLETANA DI CORTE |
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RASSEGNA
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Martedì 29 settembre 2015 alle ore 19.00 è stao presentato a Milano, presso lo Spazio Rossana Orlandi (in via M. Bandello 14), il libro di Franco Santasilia di Torpino “I primi. 35 ricette ispirate alla Cucina Napoletana di Corte”. Il volume - 96 pagine, con pregevoli illustrazioni a colori, edito da De Luca Editori d'Arte - propone una selezione di trentacinque ricette quasi dimenticate e rielaborate da uno dei massimi conoscitori e interpreti dell’antica cucina reale napoletana, in particolare quella sviluppatasi alla fine del '700 grazie alla regina Maria Carolina di Borbone, che volle ingentilire la gustosissima cucina povera dei napoletani con il tocco dei raffinati cuochi venuti dalla Francia. L’incontro è stato introdotto dal Prof. Claudio Strinati, storico dell’arte, già soprintendente per il Polo museale romano dal 1991 al 2009, che ha raccontato come era l’atmosfera dei pranzi al tempo dei Borboni, mentre Andrea Caracciolo, General Manager di Informasistemi, ha animato l’ambiente proponendo immagini virtuali della Reggia di Caserta e conducendo così lo spettatore attraverso un fantastico viaggio nel tempo. Particolare attenzione è stata dedicata alla sala, dove è stata riprodotta con cura l’ambientazione riportandoci ai fasti di allora: è stata imbandita una tavola lunga 10 mt, come era uso nelle cene di corte, riccamente apparecchiata con argenteria, vasellame e cristalleria d’epoca. Nel corso della serata sono state offerte anche alcune eccellenze della tradizione culinaria napoletana. Il libro sarà edito anche in lingua inglese e presentato alla casa Italiana della New York University, all’Ambasciata Italiana a Madrid alla presenza del Presidente dell’Accademia spagnola della Cucina e all’Ambasciata Italiana a Parigi. Hanno partecipato alla realizzazione della serata: il Riso Acquerello, presente anche con una sua installazione artistica; le Cantine Di Marzo, che hanno offerto diverse tipologie di vino; il caseificio Taverna Penta con i suoi genuini prodotti; la ditta Sabbadini, con i suoi argenti antichi ad impreziosire la tavola insieme al raffinato tovagliato d’epoca di Carlo Belgir, all’elegante cristalleria di Alberto Missaglia e alle pregevoli porcellane della Famiglia Santasilia. Il libro è stato presentato anche a Roma il 24 novembre 2015, presso il Circolo Canottieri Aniene, alla presenza dell’autore e con l’intervento di Angelo Bucarelli e Raffaella Chiariello. Franco Santasilia di Torpino, ingegnere
nucleare, è considerato tra gli addetti ai lavori uno dei più autorevoli
storici della cucina partenopea. Negli anni ’60 si dedicò allo studio
della storia della cucina napoletana, spinto dalla madre che aveva avuto
in casa numerosi grandi cuochi. Essi curavano quella splendida cucina,
seducente per gli occhi e per il palato, nata nel 700 alla corte dei Borboni,
che si sviluppò ulteriormente con Gioachino Murat e i grandi cuochi francesi
(i celebri Monzù) in servizio e in competizione presso le più altolocate
famiglie dell’aristocrazia napoletana. Questa straordinaria cucina, eccelsa
fusione di quella francese con la popolare napoletana, nell’ultimo dopoguerra
era quasi scomparsa. Aiutato dal valido Monzù Gerardo Modugno, Franco
Santasilia si è impegnato a ritrovare quelle sofisticate ricette e le
ha riportate alla luce, fino a scrivere nel 1988 il libro La Cucina Aristocratica
Napoletana. Da allora Santasilia si è dedicato senza tregua alla sua grande
passione: sviluppare la cucina napoletana di corte e fare ricerca di piatti
dimenticati, eseguendo lui stesso le ricette, cucinando per gli amici
e per eventi vari, organizzando conferenze sull’argomento e scrivendo
articoli. Franco Santasilia ha fatto parte dell’Accademia Italiana della
Cucina, e negli Stati Uniti dell’American Institute of Wine and Food e
dell’International Association of Culinary Professionals. |
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