MAAZEL DIRIGE
PER RABIN |
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RASSEGNA
17/11/2009 15/11/2009 10/11/2009 12/10/2009 Novembre
2009 |
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"Sono stato un soldato per ventisette anni. Ho combattuto finché non si vedeva alcuna possibilità di pace. Ora credo che questa possibilità ci sia, una grande possibilità che dobbiamo cogliere". È la sera del 4 novembre 1995. La voce profonda del Primo ministro israeliano Yitzhak Rabin risuona nell’aria calda di Tel Aviv, davanti a una grande folla radunata nella piazza dei Re d’Israele per sostenere la politica del governo e il processo di pace con i palestinesi. Pochi minuti, e quella voce viene messa a tacere per sempre da tre colpi di pistola sparati da un giovane estremista ebreo di nome Yigal Amir. Per onorare la memoria del Premier Yitzhak Rabin e proseguire
nell’impegno per la pace, l’Associazione Amici Italiani
del Museo di Israele a Gerusalemme, AIMIG, presieduta da Marilena
Francese, ha organizzato il 15 novembre all’Auditorium Parco della
Musica di Roma un concerto e nel Ninfeo di Villa Giulia un benefit-dinner
per raccogliere fondi a favore del progetto di formazione artistico-culturale
per giovani studenti italiani – Open Window Dialogue. Il Requiem diretto dal M° Lorin Maazel è
stato eseguito dall’Orchestra Symphonica d’Italia con
la partecipazione del Coro di Voci Bianche dell’Accademia Nazionale
di Santa Cecilia – Maestri del Coro Lorenzo Fratini e José
Maria Sciutto. Quattro i solisti: il tenore americano Thomas Studebaker,
il soprano Maria Luigia Borsi e due cantanti israeliane Hadar Halevy e
Keren Hadar. Il Museo di Israele a Gerusalemme, nella sezione Ruth Youth Wing dedicata ai giovani, svolge da molti anni un’intensa ed innovativa attività di formazione artistica, che vede bambini ed adolescenti, israeliani e palestinesi, studiare e giocare insieme, seguiti costantemente da docenti, musicisti, pittori, attori e psicologi, secondo il modello didattico Open Window Dialogue che rende l’apprendimento artistico materia viva ed utile per la crescita e l’aggregazione sociale dei più giovani. Educatori e psicologi dell’età evolutiva ritengono che lo studio delle arti ha una benefica influenza sulla crescita mentale e morale degli adolescenti, in quanto li stimola a cercare soluzione al di là dell’ovvio, rendendoli più consapevoli e partecipi al mondo che li circonda. Primo obiettivo dell’AIMIG è di gemellare alcuni musei italiani con il Museo di Israele e di raccogliere fondi per creare un sistema di borse di studio destinate a giovani italiani laureati in storia dell’arte, interessati a partecipare ai corsi di formazione artistica che si terranno a Gerusalemme. “Siamo convinti - afferma
il presidente dell’ AIMIG, Marilena Francese- che l’arte
possa svolgere un ruolo fondamentale nella sfida più difficile
che il nostro Paese sta affrontando: l’integrazione tra culture
diverse. Se si cresce migliori e solidali si ripudia ogni tipo di violenza.
Onorando la memoria di chi, come Rabin, ha operato per la pace cerchiamo
anche di costruire, con l’aiuto dell’arte e della musica,
un futuro migliore per i ragazzi di tutto il mondo”. |
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