MAAZEL DIRIGE PER RABIN
AMICI ITALIANI MUSEO D’ISRAELE – Accademia Nazionale Santa Cecilia - Roma, 4 novembre
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"Sono stato un soldato per ventisette anni. Ho combattuto finché non si vedeva alcuna possibilità di pace. Ora credo che questa possibilità ci sia, una grande possibilità che dobbiamo cogliere". È la sera del 4 novembre 1995. La voce profonda del Primo ministro israeliano Yitzhak Rabin risuona nell’aria calda di Tel Aviv, davanti a una grande folla radunata nella piazza dei Re d’Israele per sostenere la politica del governo e il processo di pace con i palestinesi. Pochi minuti, e quella voce viene messa a tacere per sempre da tre colpi di pistola sparati da un giovane estremista ebreo di nome Yigal Amir.

Per onorare la memoria del Premier Yitzhak Rabin e proseguire nell’impegno per la pace, l’Associazione Amici Italiani del Museo di Israele a Gerusalemme, AIMIG, presieduta da Marilena Francese, ha organizzato il 15 novembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma un concerto e nel Ninfeo di Villa Giulia un benefit-dinner per raccogliere fondi a favore del progetto di formazione artistico-culturale per giovani studenti italiani – Open Window Dialogue.
Il concerto Lament for Yitzhak è stato composto da Dov Seltzer, rumeno premiato per il contributo dato alla musica israeliana con l’Israel Prize alla carriera nel 2009. “…all’interno di questi movimenti ho incorporato sia il suono dello shofar che la riproduzione sonora dei tre colpi fatali che hanno interrotto la vita del leader e di conseguenza il processo di pace. La voce di Rabin è presente e risuona come un intercalare nell’intreccio musicale”.

Il Requiem diretto dal M° Lorin Maazel è stato eseguito dall’Orchestra Symphonica d’Italia con la partecipazione del Coro di Voci Bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – Maestri del Coro Lorenzo Fratini e José Maria Sciutto. Quattro i solisti: il tenore americano Thomas Studebaker, il soprano Maria Luigia Borsi e due cantanti israeliane Hadar Halevy e Keren Hadar.
L’iniziativa ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubbica e i patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il Museo di Israele a Gerusalemme, nella sezione Ruth Youth Wing dedicata ai giovani, svolge da molti anni un’intensa ed innovativa attività di formazione artistica, che vede bambini ed adolescenti, israeliani e palestinesi, studiare e giocare insieme, seguiti costantemente da docenti, musicisti, pittori, attori e psicologi, secondo il modello didattico Open Window Dialogue che rende l’apprendimento artistico materia viva ed utile per la crescita e l’aggregazione sociale dei più giovani. Educatori e psicologi dell’età evolutiva ritengono che lo studio delle arti ha una benefica influenza sulla crescita mentale e morale degli adolescenti, in quanto li stimola a cercare soluzione al di là dell’ovvio, rendendoli più consapevoli e partecipi al mondo che li circonda.

Primo obiettivo dell’AIMIG è di gemellare alcuni musei italiani con il Museo di Israele e di raccogliere fondi per creare un sistema di borse di studio destinate a giovani italiani laureati in storia dell’arte, interessati a partecipare ai corsi di formazione artistica che si terranno a Gerusalemme.

“Siamo convinti - afferma il presidente dell’ AIMIG, Marilena Francese- che l’arte possa svolgere un ruolo fondamentale nella sfida più difficile che il nostro Paese sta affrontando: l’integrazione tra culture diverse. Se si cresce migliori e solidali si ripudia ogni tipo di violenza. Onorando la memoria di chi, come Rabin, ha operato per la pace cerchiamo anche di costruire, con l’aiuto dell’arte e della musica, un futuro migliore per i ragazzi di tutto il mondo”.

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